Sicurezza stradale e rispetto delle norme emergono come i principi inscindibili alla base del recente decreto con cui si introduce l’omologazione del cerchio e si apre alla personalizzazione del veicolo.

Questi i temi al centro di una tavola rotonda istituzionale di alto profilo, promossa da Assogomma e Assoruote, che ha fatto il punto su legislazione, mercato, controlli e tutele per i cittadini e l’ambiente.

L’evento, dal titolo “La sicurezza stradale passa per il rispetto delle regole – il ruolo fondamentale di pneumatici e cerchi” si è svolto a  Roma il 27 marzo, presso lo scenario suggestivo della prestigiosa Scuola Superiore di Polizia.

Il tavolo ha affrontato le novità più importanti nel settore dei pneumatici e cerchi, le attività associative e delle Forze dell’Ordine per combattere illegalità e contraffazione.

Moderato dal direttore del prestigioso istituto, Roberto Sgalla, il dibattito è ruotato attorno alle relazioni di Maurizio Vitelli, direttore generale della Motorizzazione, Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, Corrado Bergagna, presidente di Assoruote, e Vittorio Rizzi, direttore Servizio Polizia Stradale. Al centro degli interventi, legislazione, controlli, sicurezza e rispetto ambientale, ma a tenere banco è stato inevitabilmente il nuovo regolamento per il quale, va detto, sono state promesse apposite circolari esplicative.

La notizia clou sta nel recentissimo decreto del Ministero dei trasporti (il n. 20 del 10 gennaio 2013, in vigore dal 22 marzo) corrispondente al “regolamento recante norme in materia di approvazione nazionale di sistemi ruota, nonché procedure idonee per la loro installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti di veicoli sulle autovetture nuove o in circolazione”.

Dietro alla formulazione in linguaggio giuridico, l’obbligo dell’omologazione dei cerchi e il via libera al soft tuning in versione italica, che semplifica, velocizza e rende meno costose le procedure previste per dotare il proprio veicolo di cerchi e gomme diversi da quelli indicati nella carta di circolazione.

Promettendo di alimentare un volano di mercato che, nell’attuale contesto di fortissima crisi, non può che essere assolutamente benvenuto. Tutto ciò, nell’ambito di uno scenario normativo e regolamentare più ampio che ha nella sicurezza stradale l’inderogabile baricentro.

 

Sicurezza partecipata come imperativo

“L’obiettivo – ha sottolineato Roberto Sgalla, direttore della Scuola Superiore di Polizia, che ha ospitato il convegno – è la sicurezza partecipata, attraverso il partenariato tra pubblico e privati.

Ciò che da anni accade, per esempio, con le iniziative di controllo dei pneumatici condotte sul campo dalla Polstrada in collaborazione con Assogomma. E che dimostra come il business non sia in contraddizione con gli obiettivi di sicurezza e salute dei cittadini”. Una logica sottesa anche al nuovo decreto sui sistemi ruota, al quale hanno concorso, negli oltre due anni impiegati per giungere alla definitiva stesura, come ha ricordato Maurizio Vitelli, direttore generale della Motorizzazione, “le migliori intelligenze del settore: a collaborare con l’amministrazione, oltre alle associazioni dei produttori di cerchi e pneumatici, Assogomma e Assoruote, anche i sodalizi di categoria Anfia e Unrae, puntando a concretizzare, avvalendoci delle migliori pratiche, un risultato atteso da molto tempo”. Rispetto al quale, peraltro, è prematuro spendere parole ultimative, sebbene le linee di indirizzo appaiano ben chiare. Sarà questo il compito degli interventi esplicativi già annunciate. “Il tema della ruota – ha affermato Vittorio Rizzi, direttore del Servizio di Polizia Stradale – non è svincolabile dal più complesso quadro d’insieme regolamentare. Peraltro, se negli anni ’70 il tuning non era così sentito, oggi esprime un desiderio di personalizzazione che riveste un profondo significato sociale”, ma il tutto con la sicurezza in primo piano.

 

Personalizzare il sistema ruota

E se oggi la normativa apre al soft tuning rispetto al “sistema ruota” (così il decreto definisce l’insieme di cerchio, pneumatico, adattatori o distanziali e dadi di fissaggio), “nei prossimi mesi – ha aggiunto Vitelli – ci impegneremo su altri campi di applicazione, così da estenderlo (oltre ai dischi freno, per i quali sono stati già pubblicati i decreti per autovetture e motocicli) alle sospensioni, al motore e agli elementi estetici di carrozzeria”.

La chiave del nuovo regolamento non è stata una variazione, come più volte invocato, all’articolo 78 del Codice della strada concernente le modifiche delle caratteristiche costruttive dei veicoli e l’aggiornamento della carta di circolazione, ma si è trovata nell’articolo 75 che riguarda l’accertamento dei requisiti di idoneità alla circolazione “la cui formulazione si propone come sintesi tra l’esigenza di liberalizzare e semplificare le procedure per tali modifiche e l’urgenza della sicurezza della circolazione stradale, nell’ambito di regole che puntano anche a salvaguardare l’ambiente”.

A ricordare l’impegno costante di Assogomma su entrambi i fronti, il direttore Fabio Bertolotti che ha sottolineato: “Siamo convinti che alla sicurezza stradale debbano contribuire tutti, e noi siamo stati tra i primi a focalizzarci sul tema, con le attività di “Pneumatici sotto Controllo” iniziate già nel 2000 e in costante crescita. La sicurezza può essere migliorata col rispetto puntuale delle regole, che evolvono così come è in evoluzione il prodotto pneumatico. La loro conoscenza deve andare di pari passo con il controllo, che ha un chiaro effetto benefico a prescindere dalle sanzioni”.

 

Controlli e rispetto delle norme

E proprio grazie ai controlli della Polstrada nonché alle verifiche dei prodotti importati da parte delle Dogane e della Guardia di Finanza, sono venuti alla luce prima il fenomeno dei pneumatici non omologati e poi prodotti con marcature non conformi; e ancora, più di recente, anche le gomme con l’etichetta europea contraffatta. “Ciò non significa che il prodotto non sia conforme, ma è ipotizzabile possano esserci altre inadempienze, oltre all’informazione ingannevole per il consumatore. Ecco la necessità di attivare controlli sulla rispondenza dell’etichetta e dei documenti che l’accompagnano, nonché sui valori effettivi della classificazione”.

Ce n’è anche per la salute e l’ambiente, se è vero che il divieto di impiegare oli aromatici non è sempre rispettato: l’Etrma, l’associazione europea dei produttori di pneumatici, ha infatti condotto due indagini in materia, rilevando un numero preoccupante di gomme fuori norma, tutte provenienti dalla Cina, compreso tra il 10 e l’11% dei campioni analizzati. “Una non conformità – ha ribadito Bertolotti – inaccettabile per la nostra sicurezza e che costituisce anche una concorrenza sleale”. In Italia il Ministero della salute ha mostrato attenzione al  problema, ed è in programma un’azione di controllo simile a quanto già intrapreso da Etrma e condivisa da Assogomma.

 

Cerchi omologati, l’altra importante novità

Tornando al tema della sicurezza della circolazione stradale, il nuovo decreto che sarà efficace a partire dal 22 marzo 2014, sancisce un’altra novità: l’obbligo di omologazione in Italia dei cerchi al ricambio. “Questo inedito regolamento ministeriale – ha osservato Corrado Bergagna, presidente di Assoruote – salvaguarda la sicurezza dei consumatori, tutelando finalmente i produttori che investono in ricerca e sviluppo, qualità e tecnologia. Tra le nostre attività, svolte fin dall’inizio della costituzione di Assoruote, compare anche la collaborazione con le Forze dell’Ordine e di tutte le istituzioni.

Nell’attuale situazione critica per il comparto automotive, il decreto n. 20 del 10 gennaio scorso, inoltre, appare latore di nuove prospettive: “Rappresenta senza alcun dubbio una delle opportunità più interessanti per rilanciare un mercato asfittico, e tutta la filiera ne può beneficiare, dai gommisti, ai produttori di pneumatici e cerchi, al ricambio in generale e all’automobilista. Proprio perché, rinunciando all’acquisto di auto nuove, è possibile che molti automobilisti colgano l’occasione per rinnovare la propria vettura personalizzandone i cerchi e le gomme. Sempre in totale sicurezza”.

Le nuove regole per la personalizzazione

In attesa degli interventi esplicativi e della efficacia della norma a partire da marzo 2014, ecco cosa dispone il decreto per il soft tuning delle ruote: in primo luogo, niente più nulla osta da richiedere al costruttore del veicolo, a patto che l’accoppiata costituita da pneumatico e cerchio non richieda la sostituzione o la modifica di altre parti del mezzo, o piuttosto del software dei sistemi di gestione abs, stabilità o controllo di trazione.

Non sono ammesse installazioni che comportino modifiche a parafanghi, passaruote, fiancate o ad altri elementi della carrozzeria, oppure passaruota aggiuntivi non già previsti in opzione (e omologati) per il veicolo. Dopo l’installazione di un sistema ruota diverso da quelli previsti nella carta di circolazione è obbligatorio con verifica della Motorizzazione, aggiornarla. Per farlo i versamenti richiesti sono di 9 e di 14,62 euro.